FDA Drug Shortage Database: Come Controllare la Disponibilità dei Farmaci

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FDA Drug Shortage Database: Come Controllare la Disponibilità dei Farmaci

Se sei un medico, un farmacista o semplicemente qualcuno che dipende da un farmaco specifico per la salute, sapere se quel medicinale è disponibile può fare la differenza tra una cura tempestiva e un ritardo pericoloso. Negli Stati Uniti, l'agenzia che tiene traccia di queste critiche carenze è la FDA - la Food and Drug Administration - attraverso il suo Drug Shortage Database. Questo strumento non è un semplice elenco: è l'unico sistema ufficiale, aggiornato quotidianamente, che ti dice esattamente quali farmaci mancano, perché mancano e quando potrebbero tornare.

Cosa contiene veramente il database FDA delle carenze di farmaci?

Il database non si limita a dire che un farmaco è in corto. Ti dice esattamente quale formulazione è coinvolta. Per esempio, se cerchi metformina, potresti vedere che la versione da 500 mg è in carenza, ma quella da 850 mg è disponibile. Questo dettaglio è cruciale. Ogni farmaco elencato ha un codice NDC (National Drug Code), un identificatore univoco che collega il prodotto al produttore, alla dose e al formato (compressa, siringa, soluzione infusiva).

Ogni voce include:

  • Il nome generico e il principio attivo
  • Il produttore (con nome legale e NDC)
  • La ragione della carenza - il 68% è dovuto a problemi di produzione o qualità
  • Lo stato: corrente, risolto o sospeso
  • La stima di durata (anche se spesso imprecisa)

Queste informazioni non sono raccolte a caso. Per legge, i produttori devono segnalare ogni possibile carenza alla FDA entro 6 giorni dalla scoperta, grazie al FDASIA del 2012. Chi non lo fa rischia multe fino a $10.000 al giorno. Questo rende il database l’unica fonte con valore legale e affidabilità unica.

Come accedere al database: sito web, app e dati aperti

Non devi essere un esperto per usarlo. Ci sono tre modi semplici per controllare la disponibilità:

  1. Sito web: vai su www.accessdata.fda.gov/scripts/drugshortages/default.cfm. È il punto di partenza più completo. Puoi cercare per nome del farmaco, principio attivo o categoria terapeutica.
  2. App mobile: disponibile gratis su iOS e Android. L’app, scaricata da oltre 150.000 utenti, ti invia notifiche push quando un farmaco che hai salvato entra in carenza. Funziona senza registrazione, ma per segnalare una carenza non ancora elencata, devi verificare la tua email.
  3. Dati aperti: se lavori in tecnologia o hai bisogno di dati per un sistema interno, puoi scaricare il dataset aggiornato ogni settimana su data.gov. È utile per ospedali o sistemi di gestione farmaceutica.

Il database è stato aggiornato nel luglio 2024 con nuove funzioni di filtro: ora puoi cercare per produttore, forma farmaceutica (compressa, iniezione, sciroppo) o categoria terapeutica. Prima, molti farmacisti si trovavano a dover scorrere decine di risultati per trovare la versione giusta. Ora basta un clic.

FDA vs ASHP: quale usare e quando

Se cerchi su Google, troverai anche il sito dell’ASHP (American Society of Health-System Pharmacists). È popolare, ma non è la stessa cosa.

La FDA elenca solo le carenze a livello nazionale - cioè quando la domanda supera l’offerta in tutto il Paese. L’ASHP include anche carenze locali o temporanee, come quando un distributore ha un problema in un solo stato. Di conseguenza, ASHP mostra circa il 15-20% in più di farmaci in carenza.

Ma qui sta la differenza chiave:

  • FDA: ti dice cosa manca, chi lo produce, e perché. È l’autorità ufficiale.
  • ASHP: ti dice cosa fare se manca. Offre alternative terapeutiche, dosaggi alternativi, e linee guida cliniche. Il 92% dei farmacisti lo usa per decidere cosa prescrivere.

La strategia migliore? Controlla prima la FDA per verificare che la carenza sia reale e nazionale. Poi vai su ASHP per capire cosa puoi usare al suo posto. Molti professionisti li usano insieme: la FDA per la conferma, ASHP per l’azione.

Farmacista che controlla un'app FDA con notifiche di carenza in stile Bauhaus.

Limiti e problemi reali che nessuno ti dice

Il database è affidabile, ma non perfetto. Ecco cosa devi sapere prima di fidarti ciecamente:

  • Il ritardo di segnalazione: spesso, un farmaco è già in corto nei reparti ospedalieri prima che la FDA lo aggiorni. Analisi del 2024 mostrano che il 63% delle carenze appaiono su ASHP prima che vengano confermate dalla FDA - con un ritardo medio di 7-10 giorni.
  • Le stime di durata sono spesso sbagliate: solo il 58-79% delle previsioni di risoluzione sono accurate. Una carenza segnalata per “2-4 settimane” potrebbe durare 3 mesi.
  • Non ti dice nulla sui farmaci compounding: se un farmaco viene preparato in farmacia (come certi farmaci per bambini o pazienti con allergie), non è incluso. Solo il 22% dei laboratori di compounding segnala questi casi.
  • “Risolto” non significa “disponibile”: quando la FDA dice che una carenza è risolta, significa che la produzione ha raggiunto la domanda minima. Ma non significa che il farmaco è subito disponibile in tutte le farmacie. Può volerci ancora un paio di settimane per la distribuzione.

Un caso reale: nel gennaio 2023, una carenza di eparina non fu segnalata per 11 giorni. Intanto, 37% degli ospedali intervistati dalla Johns Hopkins dovettero ritardare trattamenti. La FDA ha ammesso questo ritardo e ha migliorato il sistema di segnalazione diretta da parte dei produttori (CDER Direct NextGen Portal), ma il problema persiste.

Come usare il database in pratica: la guida rapida

Se devi controllare la disponibilità di un farmaco, segui questi passi:

  1. Cerca il nome generico (non il nome di marca). Per esempio, cerca “insulina glargine”, non “Lantus”.
  2. Controlla il NDC. Se il tuo paziente usa la compressa da 500 mg, assicurati che proprio quella sia in carenza. Il 62% delle carenze colpisce solo una forma specifica.
  3. Leggi la ragione. Se è un problema di materia prima, potrebbero essere colpiti anche altri farmaci dello stesso produttore. Se è un problema di imballaggio, forse solo una versione è interessata.
  4. Controlla le date di utilizzo esteso. Alcuni farmaci, come quelli con scadenza breve, possono essere usati oltre la data di scadenza se autorizzati. Trovi questa lista su una pagina separata del sito FDA.
  5. Se non trovi nulla ma sospetti una carenza, segnala a [email protected]. La FDA risponde entro 5 giorni lavorativi.

Per chi lavora in ambito sanitario: abbonati alle email della FDA, inviate ogni martedì e venerdì. Ti arriverà un riassunto delle nuove carenze e risoluzioni. È il modo più semplice per stare aggiornato senza dover controllare ogni giorno.

Confronto tra FDA e ASHP in stile Bauhaus: dati vs azioni cliniche.

Quali farmaci sono più a rischio?

Non tutti i farmaci sono uguali. Il 58% delle carenze riguarda iniezioni sterili generiche - cioè farmaci usati in ospedale per anestesia, antibiotici, farmaci per il cuore o la pressione. Esempi comuni negli ultimi 12 mesi:

  • Propofol (anestetico)
  • Vancomicina (antibiotico)
  • Insulina (diverse formulazioni)
  • Midazolam (sedativo)
  • Amiodarone (per aritmie)

Questi farmaci non sono facili da sostituire. Una carenza di propofol può bloccare interventi chirurgici. Una carenza di vancomicina può mettere a rischio pazienti con infezioni resistenti. È per questo che il database è così vitale.

Cosa sta cambiando nel 2025?

La FDA non sta ferma. Nel 2024 ha avviato test per un nuovo sistema basato sull’intelligenza artificiale che cerca di prevedere le carenze prima che accadano. L’obiettivo? Passare da un sistema reattivo a uno preventivo.

Per il primo trimestre 2025, è prevista l’integrazione con il database dei distributori certificati della National Association of Boards of Pharmacy. Questo permetterà di tracciare non solo la produzione, ma anche i colli di bottiglia nella distribuzione - un problema crescente.

Il budget per il database è aumentato del 15% nel 2024, a $12,7 milioni. Il Congresso lo considera essenziale. Ma gli esperti avvertono: senza dati in tempo reale dai produttori, l’AI non funzionerà bene. Solo il 35% delle carenze vengono segnalate prima che i pazienti ne risentano.

Cosa fare se il farmaco che ti serve non c’è

Se il tuo farmaco è in carenza, non fermarti al database. Fai questo:

  • Contatta il tuo medico o farmacista. Non sostituire mai un farmaco da solo.
  • Chiedi se c’è un’alternativa terapeutica. Spesso esiste, ma serve una prescrizione diversa.
  • Controlla l’ASHP per linee guida pratiche.
  • Se sei un paziente, chiedi al tuo ospedale o farmacia se hanno un piano di gestione della carenza. Molti ne hanno.
  • Non acquistare farmaci da siti non autorizzati. I farmaci falsi aumentano durante le carenze.

Come posso sapere se un farmaco è davvero in carenza o se è solo un problema temporaneo?

Controlla il database FDA: se il farmaco è elencato come "corrente", significa che la carenza è nazionale e confermata. Se non è presente, potrebbe essere un problema locale o temporaneo. In quel caso, contatta la tua farmacia. Se è un farmaco critico (come un antibiotico o un farmaco per il cuore), non fidarti solo della farmacia: verifica sul sito FDA o contatta il tuo medico.

Perché il database non mostra i farmaci che uso per i bambini o per allergie?

I farmaci compounding - preparati su misura in farmacia - non sono obbligatori da segnalare alla FDA. Solo il 22% dei laboratori lo fa. Se il tuo farmaco è una versione personalizzata (per esempio, senza coloranti o con una dose specifica), non sarà nell’elenco. Contatta direttamente la tua farmacia per sapere se hanno scorte o alternative.

L’app FDA funziona anche in Italia o in altri paesi?

No. Il database FDA copre solo gli Stati Uniti. I farmaci, i produttori e le carenze sono specifici del mercato statunitense. In Italia, le carenze sono gestite dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Non esiste un equivalente diretto, ma l’AIFA pubblica avvisi sul suo sito ufficiale.

Cosa significa "risolto" nel database? Il farmaco è di nuovo disponibile?

"Risolto" significa che la produzione ha raggiunto il livello minimo richiesto per soddisfare la domanda nazionale. Non significa che il farmaco è tornato in tutte le farmacie. Può volerci ancora qualche settimana per la distribuzione. Se hai bisogno urgente, controlla con la tua farmacia locale: potrebbero aver ricevuto una fornitura anche se il database non è ancora aggiornato.

Posso segnalare io una carenza che non vedo nel database?

Sì. Se sei un professionista sanitario e noti che un farmaco essenziale non è disponibile da settimane, puoi segnalarlo a [email protected]. Fornisci il nome generico, il produttore, il NDC e dove hai provato a trovarlo. La FDA indaga e, se confermato, aggiunge il farmaco al database entro 5 giorni lavorativi.

Paul Jackson

sull'autore Paul Jackson

Sono un farmacologo che vive a Lugano e lavoro nell'industria farmaceutica su sicurezza ed efficacia dei medicinali. Collaboro con team clinici e regolatori per portare nuove terapie ai pazienti. Nel tempo libero scrivo articoli divulgativi su farmaci e integratori, con un occhio alla prevenzione delle malattie. Mi piace rendere comprensibili le evidenze scientifiche a tutti.