
Dapagliflozin è un inibitore SGLT2 che riduce l'assorbimento renale del glucosio, favorendo l'eliminazione di zucchero nelle urine. Grazie a questo meccanismo, dapagliflozin sta cambiando il modo di gestire il diabete di tipo 2, soprattutto nei pazienti con difficoltà a raggiungere gli obiettivi di HbA1c. In questo articolo vedremo come affrontare le sfide più comuni e quali benefici aspettarsi.
Come funziona l'inibitore SGLT2
Il trasportatore SGLT2 (sodium‑glucose cotransporter 2) è responsabile di circa il 90% del riassorbimento del glucosio nei tubuli prossimali del rene. Bloccandolo, il dapagliflozin aumenta l'escrezione glucidica fino a 70g al giorno, riducendo così la glicemia plasmica. Questo abbassa la pressione osmoticamente, favorendo una lieve perdita di peso e una riduzione della pressione arteriosa.
Impatto clinico: HbA1c, peso corporeo e pressione arteriosa
Studi internazionali hanno mostrato una riduzione media dell'HbA1c del 0,6‑0,9% in pazienti trattati con dapagliflozin per 24‑28 settimane. Parallelamente, si osserva una diminuzione del peso corporeo di 2‑3kg grazie alla perdita di liquidi e grasso. La pressione arteriosa systolica scende mediamente di 3‑5mmHg, un vantaggio particolarmente utile nei soggetti con comorbidità cardiovascolare.
Gestire le principali preoccupazioni
- Chetoacidosi diabetica è rara con dapagliflozin, ma può verificarsi in presenza di insufficienza insulinica marcata. Monitorare ketoni nelle urine è consigliato nei primi giorni di terapia.
- Il rischio di ipoglicemia è basso se il dapagliflozin è usato da solo o in combinazione con metformina; aumenta solo quando associato a sulfoniluree o insulina.
- La funzione renale deve essere valutata: dapagliflozin è indicato con eGFR ≥45mL/min/1,73m²; in caso di deterioramento, la dose va ridotta o il farmaco sospeso.
Integrazione con altri farmaci antidiabetici
L'associazione più comune è con metformina, che agisce riducendo la produzione epatica di glucosio. In pazienti che non raggiungono gli obiettivi, si può aggiungere insulina basale a dosi ridotte, mantenendo un margine di sicurezza contro l'ipoglicemia.

Confronto pratico: Dapagliflozin vs Metformina vs Canagliflozin
Caratteristica | Dapagliflozin | Metformina | Canagliflozin |
---|---|---|---|
Meccanismo d'azione | Inibitore SGLT2 (escrezione glucosio) | Riduzione gluconeogenesi epatica | Inibitore SGLT2 (escrezione glucosio) |
Riduzione media HbA1c | 0,6‑0,9% | 0,5‑0,8% | 0,7‑1,0% |
Effetto sul peso | -2‑3kg | Neutro o lieve perdita | -2‑4kg |
Rischio di chetoacidosi | Basso‑moderato | Quasi nullo | Moderato |
Posologia tipica | 5mg - 10mg una volta al giorno | 500mg - 2000mg al giorno in più dosi | 100mg - 300mg una volta al giorno |
Consigli pratici per pazienti e medici
1. Valutare la funzione renale prima di iniziare: eGFR ≥45mL/min è il minimo consigliato.
2. Educare al monitoraggio dei sintomi di infezioni genitali, poiché la glucosuria può favorirle.
3. Controllare regolarmente HbA1c ogni 3‑6 mesi per valutare l'efficacia e aggiustare la dose.
4. Integrare con stile di vita sano: dieta a basso contenuto di carboidrati semplici e attività fisica moderata migliorano i risultati.
5. In caso di insufficienza cardiaca o malattia renale cronica, dapagliflozin ha dimostrato riduzione del rischio di ospedalizzazione.
Possibili effetti collaterali e come gestirli
Le infezioni del tratto urinario e genitali sono le più segnalate; generalmente rispondono a trattamenti locali e non richiedono la sospensione del farmaco. Se si verificano sintomi di disidratazione (sete intensa, vertigini), aumentare l’assunzione di liquidi è fondamentale.
Domande frequenti
Dapagliflozin può essere usato in pazienti con insufficienza renale?
È consigliato solo se l'eGFR è pari o superiore a 45mL/min/1,73m². Sotto questa soglia, l'efficacia diminuisce e il rischio di effetti avversi aumenta.
Qual è la differenza principale tra dapagliflozin e canagliflozin?
Entrambi sono inibitori SGLT2, ma canagliflozin ha un rischio leggermente più alto di chetoacidosi e può aumentare il colesterolo LDL. Dapagliflozin è spesso preferito per il profilo di sicurezza più bilanciato.
Devo sospendere dapagliflozin prima di un intervento chirurgico?
Sì, è consigliabile interromperlo almeno 48 ore prima dell'intervento per ridurre il rischio di chetoacidosi e disidratazione.
Quali sono i benefici cardiovascolari di dapagliflozin?
Studi DAPA‑HF e DECLARE‑TIMI 58 hanno mostrato una riduzione del 17% degli eventi cardiovascolari maggiori e del 27% di ospedalizzazioni per insufficienza cardiaca nei pazienti trattati con dapagliflozin.
Posso assumere dapagliflozin con metformina?
Sì, la combinazione è comune e ben tollerata. La metformina riduce la produzione epatica di glucosio, mentre il dapagliflozin aumenta l'escrezione renale, offrendo un effetto sinergico.