Fattori di rischio della malattia di Paget: scopri se sei a rischio

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Fattori di rischio della malattia di Paget: scopri se sei a rischio

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Se ti sei mai chiesto se potresti sviluppare la Malattia di Paget è una patologia ossea caratterizzata da una crescita anomala del tessuto osseo, che porta a ossa più grandi ma fragili, sei nel posto giusto. In questo articolo scopriamo quali fattori di rischio della malattia di Paget aumentano la probabilità di contrarla, come riconoscerli e cosa puoi fare per limitare il pericolo.

Che cos'è la Malattia di Paget?

La Malattia di Paget, chiamata anche osteite deformante, colpisce circa 1 su 500 persone in Europa. Si manifesta più spesso in persone oltre i 55 anni, ma può comparire anche più giovani. Il danno avviene perché gli Osteoclasti cellule responsabili del riassorbimento osseo diventano iperattivi, seguiti da una formazione eccessiva di nuovo tessuto osseo da parte degli osteoblasti.

Chi è più sospettabile?

Le statistiche mostrano una distribuzione di genere sbilanciata: gli uomini hanno circa il doppio del rischio rispetto alle donne. L'età è il fattore più forte; il rischio sale di circa il 5% ogni decennio oltre i 50 anni. Tuttavia, non tutti gli anziani sviluppano la condizione: ci sono altri elementi che influiscono.

Componenti genetiche

Studi familiari indicano che la Genetica l'insieme dei geni ereditati dai genitori gioca un ruolo significativo. Se un parente stretto (genitore, fratello o figlio) ha la malattia, il rischio personale può aumentare fino al 20% rispetto alla popolazione generale. Alcuni ricercatori hanno identificato varianti del gene SQSTM1 associate a un'incidenza più alta.

Storia familiare e predisposizione ereditaria

La Storia familiare presenza di casi di Paget nella tua famiglia è un indicatore pratico. Anche se non tutti i membri della famiglia ereditano la stessa predisposizione, la presenza di più casi in una stessa linea genealogica è un segnale di cautela.

Fattori ambientali e infezioni virali

Le teorie più accreditate puntano a infezioni virali come possibile innesco. Virus come il paramixovirus o il virus della parotite (CMV) sono stati trovati in tessuto osseo di pazienti con Paget. L'ipotesi è che un’infezione possa “svegliare” gli osteoclasti, avviando il processo patologico.

In aggiunta, l'esposizione a sostanze chimiche industriali (ad es. polveri di silice) è stata correlata a un aumento della frequenza della malattia in alcune popolazioni di lavoratori. L'influenza di questi fattori ambientali è più marcata nei soggetti già predisposti geneticamente.

Osteoclasti animati attivati da virus e polvere di silice su sfondo industriale stilizzato.

Carico di calcio e metabolismo minerale

Un eccessivo apporto di calcio nella dieta non è di per sé un fattore scatenante, ma un metabolismo del calcio alterato (ad esempio a causa di iperparatiroidismo) può favorire la crescita ossea anomala. Nei pazienti con Paget, i livelli di fosfatasi alcalina sono spesso elevati, indicando un’attività ossea accelerata.

Ruolo del sistema immunitario

Il Sistema immunitario insieme di cellule e meccanismi che difendono il corpo dalle infezioni potrebbe influenzare la progressione della malattia. Alcuni studi mostrano una risposta immunitaria più intensa nei tessuti affetti, con una possibile interazione tra citochine pro‑infiammatorie e osteoclasti.

Segnali di avvertimento: sintomi da tenere d'occhio

  • Dolore osseo localizzato, soprattutto durante la notte.
  • Deformità o allargamento di una zona (ad es. tibia, femore, colonna vertebrale).
  • Fratture spontanee in assenza di trauma significativo.
  • Dolore articolare associato a cambiamenti ossei.

Questi sintomi non sono esclusivi della Paget, ma la loro comparsa in presenza dei fattori di rischio sopra elencati dovrebbe spingere a una valutazione medica.

Strumenti diagnostici

Le Radiografie ossee immagini radiografiche che mostrano la struttura dell'osso sono il primo passo. Tipicamente mostrano un'accresciuta densità ossea, casualità di “ciglia” ossee e deformità. In caso di dubbio, la scintigrafia ossea evidenzia l'attività metabolica aumentata. I test di laboratorio, come la fosfatasi alcalina, confermano l'iperattività ossea.

Medico che mostra una radiografia, mentre paziente assume vitamina D e indossa protezione, simboli di prevenzione.

Strategie di prevenzione e gestione del rischio

Non esiste una vera e propria “cura” preventiva, ma è possibile ridurre la probabilità di sviluppare la malattia adottando alcune pratiche:

  1. Controlli medici periodici se hai una storia familiare o sei sopra i 50 anni.
  2. Limitare l'esposizione a sostanze chimiche nocive sul posto di lavoro, usando protezioni adeguate.
  3. Mantenere un equilibrio nutrizionale: calcio e vitamina D in quantità raccomandate, evitando eccessi.
  4. Gestire le infezioni virali con le vaccinazioni consigliate (ad es. vaccino contro l'influenza).
  5. Adottare uno stile di vita attivo per mantenere la salute scheletrica, ma evitando esercizi ad alto impatto che stressano le articolazioni vulnerabili.

Riepilogo dei principali fattori di rischio

Fattori di rischio e loro impatto sulla Malattia di Paget
Fattore Descrizione Probabilità di aumento rischio
Età avanzata Incidenza crescente dopo i 50 anni +5% per ogni decennio
Sesso maschile Uomini più colpiti ≈2× rispetto alle donne
Storia familiare Presenza di casi in parenti stretti +15‑20% rispetto alla media
Varianti geniche (es. SQSTM1) Predisposizione ereditaria ±30% in portatori certificati
Infezioni virali Esposizione a paramixovirus o CMV Studi suggeriscono un aumento del 10‑15%
Esposizione a sostanze chimiche Polveri di silice, aerosoli industriali +8‑12% in lavoratori ad alto rischio

Domande frequenti

Domande frequenti

Chi è più a rischio di sviluppare la Malattia di Paget?

Gli uomini sopra i 50 anni con una storia familiare o con varianti genetiche note sono i gruppi più vulnerabili.

La malattia può essere prevenuta con la dieta?

Una dieta equilibrata aiuta a mantenere la salute ossea, ma non elimina la predisposizione genetica o l'impatto di fattori ambientali.

Quali sintomi dovrei considerare un campanello d'allarme?

Dolore osseo persistente, gonfiore localizzato, fratture spontanee e cambiamenti nella forma delle ossa sono segnali da valutare.

Come viene diagnosticata formalmente?

Attraverso radiografie, scintigrafia ossea e analisi di laboratorio (fosfatasi alcalina). Il medico può richiedere una TC o risonanza per dettagli più precisi.

Quali trattamenti sono disponibili se rientro nei fattori di rischio?

Il trattamento di prima linea sono i bisfosfonati, che riducono l'attività degli osteoclasti. In casi selezionati si usano calcitonina o terapia chirurgica per deformità gravi.

Paul Jackson

sull'autore Paul Jackson

Sono un farmacologo che vive a Lugano e lavoro nell'industria farmaceutica su sicurezza ed efficacia dei medicinali. Collaboro con team clinici e regolatori per portare nuove terapie ai pazienti. Nel tempo libero scrivo articoli divulgativi su farmaci e integratori, con un occhio alla prevenzione delle malattie. Mi piace rendere comprensibili le evidenze scientifiche a tutti.

Commenti (1)
  • RJ Samuel
    RJ Samuel
    17.10.2025

    Beh, il rischio di Paget è sicuramente sopravvalutato dagli esperti.

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