Ketotifen: cos'è, dosaggio, effetti collaterali e alternative (guida 2025)

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Ketotifen: cos'è, dosaggio, effetti collaterali e alternative (guida 2025)

Occhi che prudono, arrossati, che lacrimano a ogni folata di vento? Se hai cercato “Ketotifen”, probabilmente vuoi un sollievo rapido e capire se è davvero la scelta giusta per te o per tuo figlio. Qui trovi risposte chiare: quando usarlo, come dosarlo, quali rischi evitare e con quali alternative confrontarlo. Niente giri di parole, solo ciò che serve per decidere con testa.

  • Il ketotifen è un antistaminico con azione stabilizzante sui mastociti: ottimo per la congiuntivite allergica; le compresse/sciroppo sono usati in alcuni paesi per asma allergica e mastocitosi, ma non sono prima scelta.
  • Collirio 0,025%: 1 goccia per occhio ogni 8-12 ore (da 3 anni in su). Sollievo in 10-15 minuti, durata fino a 12 ore.
  • Collirio: senza ricetta in molti paesi (Italia: SOP/OTC; Svizzera: categoria D). Forme orali: con ricetta (IT/CH).
  • Effetti collaterali più comuni: bruciore lieve agli occhi, sonnolenza (più con l’orale), secchezza, aumento dell’appetito. Evita alcol e guida se ti senti stanco.
  • Alternative valide per gli occhi: olopatadina, azelastina. Per rinite: antistaminici non sedativi (cetirizina, bilastina) o spray con antistaminico/cortisone nasale.

Cos'è il Ketotifen e quando usarlo

ketotifen è un antistaminico di seconda generazione con una marcia in più: oltre a bloccare i recettori H1, stabilizza i mastociti, cioè riduce il rilascio di istamina e altri mediatori dell’allergia. Tradotto: meno prurito, meno arrossamento, meno lacrimazione.

Dove brilla davvero? Nella congiuntivite allergica stagionale o perenne. Il collirio a base di ketotifen allevia prurito, rossore e bruciore in pochi minuti e resta attivo per ore. È utile quando i sintomi sono soprattutto oculari o quando i colliri decongestionanti (quelli “schiarenti”) non bastano o, peggio, peggiorano la situazione per effetto rebound.

Esistono anche compresse e sciroppo. In Svizzera (Zaditen, ex Novartis; ora vari generici) e in altri paesi europei, l’uso orale è stato impiegato come profilassi dell’asma allergico e nella mastocitosi. Nota però due cose pratiche: 1) l’effetto sull’asma richiede settimane per consolidarsi; 2) secondo le linee guida GINA 2024, non è una prima scelta rispetto agli inalatori moderni. In breve: l’orale ha nicchie d’uso, ma non sostituisce le terapie standard dell’asma.

Quando NON usarlo da solo: infezioni oculari (congiuntivite batterica/virale), dolore oculare forte, fotofobia marcata improvvisa, abrasioni corneali, glaucoma non controllato. In questi casi serve una valutazione medica, non un fai-da-te.

Fonti di riferimento: schede tecniche AIFA (IT) e Compendium/Swissmedic (CH), linee guida EAACI 2023 per congiuntivite allergica, GINA 2024 per asma.

Dosaggi, forme e come si usa

Qui trovi le dosi più usate in Italia e Svizzera nel 2025. Segui sempre il foglietto illustrativo del tuo prodotto.

  • Collirio (0,25 mg/mL, spesso etichettato 0,025%): adulti e bambini ≥3 anni, 1 goccia per occhio ogni 8-12 ore. Se i sintomi sono intensi, inizia con ogni 8 ore per i primi giorni.
  • Compresse 1 mg: adulti e ragazzi ≥12 anni, 1 mg due volte al giorno; in alcuni casi si inizia la sera per limitare la sonnolenza.
  • Sciroppo 1 mg/5 mL: dose pediatrica tipica 0,05 mg/kg due volte al giorno (es.: bimbo 20 kg ≈ 0,5 mg 2 volte/die). L’etichetta del prodotto indica l’intervallo per età.

Attenzione età: per i colliri spesso l’etichetta indica uso da 3 anni in su. Per sotto i 3 anni: chiedi al pediatra.

Come instillare correttamente il collirio (passi rapidi):

  1. Lavati le mani e asciugale.
  2. Se porti lenti a contatto morbide, toglile: molti colliri contengono benzalconio cloruro che le danneggia. Reinseriscile dopo 10-15 minuti.
  3. Inclina la testa all’indietro, abbassa la palpebra inferiore e guarda in alto.
  4. Instilla 1 goccia senza toccare l’occhio con il beccuccio.
  5. Chiudi l’occhio e premi delicatamente l’angolo interno (pressione sul dotto lacrimale) per 1 minuto: riduci l’assorbimento sistemico e aumenti l’efficacia locale.
  6. Se usi altri colliri, aspetta 5-10 minuti tra uno e l’altro.

Quando aspettarti il sollievo: con il collirio, in genere entro 10-15 minuti, con beneficio che può durare 8-12 ore. Con le compresse, l’effetto antiallergico si percepisce in ore, ma la protezione sull’iperreattività (asma) richiede settimane continue.

Trucchi pratici per limitare la sonnolenza (forme orali):

  • Inizia con la dose serale per 2-3 giorni; se tolleri bene, aggiungi la dose mattutina.
  • Evita alcol e altri farmaci sedativi (es. benzodiazepine, alcuni analgesici centrali).
  • Se la sonnolenza persiste, parla col medico per cambiare molecola verso un antistaminico non sedativo.
Forma Dose tipica Età minima Inizio effetto Durata Stato legale (IT/CH)
Collirio 0,025% 1 goccia/occhio ogni 8-12 h ≥3 anni 10-15 min 8-12 h OTC/SOP (IT); Cat. D, senza ricetta in farmacia (CH)
Compressa 1 mg 1 mg due volte/die Secondo etichetta, di solito ≥12 anni Ore (sintomi); settimane per asma - Con ricetta (IT/CH)
Sciroppo 1 mg/5 mL ≈0,05 mg/kg due volte/die Età pediatrica: secondo scheda tecnica Ore - Con ricetta (IT/CH)

Nota legale 2025: la classificazione OTC/Rx può cambiare; verifica sempre in farmacia. A Lugano, ad esempio, il collirio è venduto senza ricetta ma “dietro banco”, con consiglio del farmacista.

Sicurezza, effetti collaterali e interazioni

Sicurezza, effetti collaterali e interazioni

Collirio (occhi): i più comuni sono bruciore o pizzicore appena instillato (di solito dura pochi secondi), occhi secchi, sensazione di corpo estraneo, cefalea lieve. In rari casi: reazioni allergiche al conservante (benzalconio cloruro), visione offuscata transitoria. Se noti dolore oculare, fotosensibilità intensa o peggioramento rapido, sospendi e fatti vedere.

Forme orali: sonnolenza e stanchezza (specie nei primi giorni), bocca secca, aumento dell’appetito e lieve incremento di peso nel tempo. Più raramente: irritabilità nei bambini, nausea, rash. Eventi molto rari ma seri descritti in letteratura: alterazioni degli esami epatici, cistite interstiziale, trombocitopenia; se compaiono ittero, urina scura o lividi facili, contatta il medico subito.

Interazioni da conoscere:

  • Alcol e sedativi (es. benzodiazepine, alcuni antipsicotici, oppioidi): aumentano la sonnolenza.
  • Antistaminici concomitanti: sommano sedazione senza aggiungere molto beneficio.
  • Test allergologici cutanei: sospendi gli antistaminici secondo le indicazioni del tuo allergologo (di solito 3-7 giorni prima), perché falsano i risultati.

Guida, scuola, lavoro: se usi l’orale e ti senti intontito, non guidare e non usare macchinari. Il collirio raramente dà sonnolenza; la visione può essere offuscata per pochi minuti dopo l’instillazione.

Gravidanza e allattamento: i dati sull’uso in gravidanza sono limitati; le schede tecniche in Europa indicano “usare solo se il beneficio supera il rischio”. Per colliri, l’assorbimento sistemico è basso ma non zero: pressiona il dotto lacrimale per 1 minuto dopo la goccia per ridurlo. In allattamento, piccole quantità possono passare nel latte con l’orale; valuta alternative con il medico/pediatra. Fonti: schede tecniche AIFA/Swissmedic, linee guida per farmaci in gravidanza.

Patologie particolari: cautela in epilessia (alcuni antistaminici possono abbassare la soglia convulsiva), in malattia epatica (monitorare se terapia prolungata orale), e nei portatori di lenti a contatto morbide (preferisci colliri senza conservanti in monodose).

Confronto con alternative e come scegliere

Per gli occhi allergici, molti pazienti vanno bene con ketotifen. Ma non è l’unica strada. Ecco come decido nella pratica (e come puoi ragionare anche tu):

  • Prurito oculare stagionale, sintomi moderati: ketotifen BID è una buona prima scelta.
  • Vuoi una sola instillazione al giorno: valuta olopatadina 0,2% QD (spesso efficace come BID).
  • Sintomi molto intensi o rinocongiuntivite severa: combina collirio antistaminico (ketotifen/olopatadina) con spray nasale antistaminico+steroide (es. azelastina+fluticasone), spesso cambia la partita in 48 ore.
  • Secchezza o intolleranza ai conservanti: cerca formulazioni in monodose senza benzalconio cloruro.
  • Se i sintomi resistono dopo 7-10 giorni di uso corretto: fai valutare da un oculista/allergologo; può servire un breve ciclo di collirio cortisonico sotto controllo.

Confronto rapido molecole occhi (evidenza clinica 2023-2024):

  • Ketotifen: BID; buon rapporto sollievo/costo; meno bruciore iniziale di alcuni antagonisti duali.
  • Olopatadina: QD o BID a seconda della concentrazione; ottima efficacia antiprurito, spesso preferita per comodità.
  • Azelastina: BID; rapido inizio, può dare gusto amaro se passa nel dotto nasolacrimale.
  • Epinastina, bepotastina: valide alternative, disponibili in meno paesi.

Per i sintomi nasali associati (starnuti, rinorrea, naso chiuso), i farmaci oculari da soli non bastano. Qui entrano in gioco:

  • Antistaminici orali non sedativi: cetirizina, levocetirizina, fexofenadina, bilastina. Iniziano a funzionare in 1-2 ore.
  • Spray nasali: steroidi (mometasone, fluticasone) o combo con antistaminico (azelastina+fluticasone). Sono i più efficaci sulla congestione.

Costi indicativi 2025 (possono variare): in Italia, collirio ketotifen 5-10 €; in Svizzera 8-16 CHF a seconda del brand e della presenza di conservanti. Le formule orali con ricetta hanno prezzi diversi a seconda della cassa malati (CH) o ticket (IT).

FAQ, checklist e casi pratici

FAQ, checklist e casi pratici

Checklist veloce per usare al meglio il ketotifen collirio:

  • Togli le lenti a contatto; reinseriscile dopo 10-15 minuti.
  • Instilla 1 goccia/occhio ogni 8-12 ore nei giorni di sintomi.
  • Premi l’angolo interno dell’occhio 1 minuto dopo la goccia.
  • Se fai più colliri, rispetta 5-10 minuti tra prodotti.
  • Se dopo 3-5 giorni non vedi beneficio, controlla tecnica e aderenza; se dopo 7-10 giorni nulla cambia, valuta alternative o visita.

Mini-FAQ (le domande che sento più spesso in farmacia a Lugano):

  • Posso usarlo con le lenti a contatto? Sì, ma toglile prima e aspetta 10-15 minuti dopo l’instillazione. Se porti lenti tutto il giorno, valuta monodose senza conservanti.
  • Posso guidare dopo il collirio? Attendi qualche minuto: la visione può essere offuscata subito dopo la goccia.
  • E in gravidanza? Usa solo se il beneficio supera il rischio, meglio dopo parere medico. Per i colliri, riduci l’assorbimento con la pressione sul dotto lacrimale.
  • Va bene per bambini? Collirio di solito da 3 anni in su. Sotto i 3 anni o per forme orali: parla col pediatra.
  • Se i miei occhi bruciano tanto subito dopo? Un lieve bruciore è comune e passa in pochi secondi. Se il fastidio è forte o dura, può essere intolleranza al conservante: prova una formulazione senza benzalconio o fatti vedere.
  • Posso usarlo quando non ho sintomi? Meglio usarlo on-demand durante i giorni di esposizione o alla prima comparsa. Alcuni preferiscono iniziare 1-2 settimane prima della stagione se prevedono sintomi forti.
  • Posso combinarlo con un collirio cortisonico? Solo sotto controllo medico e per periodi brevi.
  • Arrossamento da schermo o stanchezza: funziona? No, non è indicato per occhi secchi da stress o digitale; meglio lacrime artificiali.
  • Congiuntivite “rosa” infettiva: aiuta? No, non tratta infezioni; serve diagnosi medica.
  • Prezzo e ricetta? Collirio: senza ricetta in IT (SOP/OTC) e CH (Cat. D). Orale: con ricetta in entrambi i paesi.

Casi pratici rapidi:

  • Studente con febbre da fieno e prurito occhi/naso: collirio ketotifen BID + spray nasale steroideo QD per 2-4 settimane; antistaminico orale non sedativo nei giorni peggiori.
  • Portatore di lenti morbide con occhi secchi: preferisci monodose senza conservanti e limita l’uso alla sera; valuta lacrime artificiali durante il giorno.
  • Bimbo di 5 anni con prurito oculare stagionale: 1 goccia/occhio BID (se etichetta consente), controllo dopo 1 settimana; se non basta, pediatra/allergologo.

Risposta ai problemi comuni (troubleshooting):

  • Non funziona: verifica la tecnica, aumenta a ogni 8 ore per qualche giorno, aggiungi lacrime artificiali tra le dosi; se non cambia, prova olopatadina o visita oculistica.
  • Troppa sonnolenza con l’orale: sposta la prima dose alla sera, riduci la dose se il medico concorda, oppure passa a un antistaminico non sedativo.
  • Bruciore importante: valuta formulazioni senza conservanti e riduci frequenza; escludi blefarite/secchezza marcata.
  • Sintomi tutto l’anno: cerca e riduci gli allergeni di casa (acari, peli) e valuta una terapia di mantenimento con spray nasale; considera immunoterapia specifica con l’allergologo.

Riferimenti e autorevolezza: le indicazioni qui sono allineate a schede tecniche AIFA (Italia) e Compendium/Swissmedic (Svizzera), alle linee guida EAACI 2023 per le congiuntiviti allergiche e GINA 2024 per l’asma. Se prendi terapie croniche o hai condizioni particolari, confronta sempre con il tuo medico o farmacista.

Paul Jackson

sull'autore Paul Jackson

Sono un farmacologo che vive a Lugano e lavoro nell'industria farmaceutica su sicurezza ed efficacia dei medicinali. Collaboro con team clinici e regolatori per portare nuove terapie ai pazienti. Nel tempo libero scrivo articoli divulgativi su farmaci e integratori, con un occhio alla prevenzione delle malattie. Mi piace rendere comprensibili le evidenze scientifiche a tutti.

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