Mometasone e Psoriasi: Guida completa al trattamento

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Mometasone e Psoriasi: Guida completa al trattamento

Calcolatore della Dose di Mometasone per Psoriasi

Il mometasone è un corticosteroide topico di media potenza efficace per la psoriasi lieve-moderata. Secondo le linee guida, la dose corretta è equivalente a una moneta da 5 centesimi per una zona di 5 cm² di pelle.

Applica una pennellata sottile equivalente a una moneta da 5 centesimi per ogni 5 cm² di pelle colpita

Consigli per un uso sicuro

  • Applicazione: Usare una pennellata sottile, solo sulle lesioni, senza massaggiare troppo
  • Frequenza: Una volta al giorno, preferibilmente a sera
  • Tempo di trattamento: 2-4 settimane per lesioni acute, poi ridurre gradualmente
  • Non applicare su: Ferite aperte, aree con pelle molto sottile (es. viso) e non combinare con steroidi potenti senza supervisione medica

Quando si parla di Mometasone è un corticosteroide topico di potenza media, usato per ridurre l’infiammazione della pelle nel contesto della psoriasi è una malattia autoimmune cronica che colpisce la cute con chiazze squamose e pruriginose, la prima domanda è: come funziona davvero questo farmaco? Scopriamolo passo passo, senza gergo medico incomprensibile, ma con dati concreti e consigli pratici.

Punti chiave

  • Mometasone è un corticosteroide topico di media potenza efficace su lesioni psoriasiche lievi‑moderate.
  • Agisce legandosi ai recettori glucocorticoidi, inibendo le vie infiammatorie.
  • Uso corretto: applicazione fine, una o due volte al giorno per 2‑4 settimane, poi tapering.
  • Effetti collaterali più comuni: irritazione, assottigliamento cutaneo, iperpigmentazione locale.
  • Confrontato con betametasone o clobetasol, offre un buon compromesso tra efficacia e sicurezza.

Che cos'è la psoriasi?

La psoriasi è una risposta immunitaria eccessiva. I linfociti T attivano keratinociti, causando una crescita cellulare accelerata. Il risultato sono placche rosse coperte da squame argentate. Secondo l'European Academy of Dermatology, circa il 2‑3% della popolazione europea ne soffre, con picchi nei giovani adulti. La malattia può coinvolgere scalpo, gomiti, ginocchia e zona lombare, ma anche unghie e articolazioni (artrite psoriasica).

Come agisce il mometasone?

Il mometasone appartiene alla famiglia dei corticosteroidi topici e, una volta assorbito, si lega ai recettori glucocorticoidi presenti nelle cellule della pelle. Questa interazione blocca la produzione di citochine pro‑infiammatorie (come interleuchina‑17 e TNF‑α). Di conseguenza, la risposta immunitaria locale si attenua, le cellule dell’epidermide riprendono il ciclo di vita normale e le placche si riducono.

Sezione della pelle che mostra il mometasone legato ai recettori glucocorticoidi e la riduzione delle citochine.

Dosaggi e modalità d'uso

  1. Preparazione: pulire delicatamente l’area interessata con acqua tiepida; asciugare tamponando.
  2. Quantità: una “pennellata” sottilissima, equivalente a una moneta da 5 centesimi per zona di 5 cm².
  3. Frequenza: una volta al giorno per la notte o due volte al giorno (mattina e sera) se le lesioni sono più estese.
  4. Durata: 2‑4 settimane per lesioni acute; per mantenimento, ridurre a 1‑2 volte a settimana.
  5. Tapering: dopo la fase intensiva, diminuire gradualmente la frequenza per evitare effetto rebound.

È fondamentale non applicare su ferite aperte, aree con cute molto sottile (come il viso) e non combinare con altri steroidi potenti senza supervisione medica.

Confronto con altri steroidi topici

Mometasone vs Betametasone vs Clobetasol
Parametro Mometasone Betametasone Clobetasol
Potenza Media (classe II) Media‑alta (classe III) Molto alta (classe I)
Indicazioni tipiche Psoriasi lieve‑moderata, eczema, dermatite da contatto Psoriasi moderata, lichen planus, eczema resistente Psoriasi grave, psoriasi palmare e plantare, vitiligine resistente
Rischio di atrofia cutanea Basso‑moderato Moderato Alto
Durata consigliata di trattamento 2‑4 settimane + tapering 1‑3 settimane + tapering Massimo 2 settimane, rare eccezioni

Il mometasone emerge come scelta equilibrata per chi vuole efficacia senza il rischio di effetti collaterali gravi tipici dei potenti cortisonici come il clobetasol.

Benefici e rischi

Tra i vantaggi più citati troviamo:

  • Riduzione rapida del rossore e del prurito (in media 48‑72 ore).
  • Facile assorbimento, poco residuo grasso.
  • Buona tollerabilità su zone sensibili come l'inguine.

Per quanto riguarda i rischi, è importante tenere a mente:

  • Iperpigmentazione locale può comparire se il prodotto resta troppo a lungo sulla pelle.
  • Assottigliamento epidermico, soprattutto con uso prolungato.
  • Rara soppressione dell'asse ipotalamo‑ipofisi‑surrene se copre ampie superfici per più di tre settimane.

In caso di comparsa di irritazione intensa o comparsa di vesciche, interrompere l'uso e consultare un dermatologo.

Bilancia stilizzata che confronta mometasone, betametasone e clobetasol, evidenziando efficacia e rischi.

Altre opzioni terapeutiche complementari

Se la risposta al mometasone è parziale, il medico può suggerire:

  • Fototerapia a banda UVB, efficace per psoriasi diffusa.
  • Farmaci sistemici come metotrexato o acitrinib per forme severe.
  • Biologici (ad esempio adalimumab, secukinumab) per psoriasi recidivante.
  • Trattamenti topici alternativi: retinoidi (tazarotene), inibitori della calcineurina (tacrolimus).

L'idea è spesso combinare il mometasone con una terapia di mantenimento più delicata, per prolungare il periodo di remissione senza ricorrere a steroidi potenti continuamente.

Domande frequenti

Domande frequenti

Il mometasone può essere usato sul viso?

Di solito si sconsiglia l'uso su zona facciale perché la pelle è più sottile; se necessario, si preferiscono formulazioni a bassa concentrazione e tempi di trattamento molto brevi.

Quanto tempo ci vuole per vedere i risultati?

Molti pazienti notano una riduzione del rossore e del prurito entro 2‑3 giorni; le placche possono impiegare 1‑2 settimane per scomparire quasi del tutto.

È sicuro usare il mometasone per più di quattro settimane?

L'uso prolungato aumenta il rischio di atrofia cutanea e soppressione dell'asse HPA; per lesioni estese è meglio alternare con steroidi più deboli o con altri trattamenti.

Posso applicare il mometasone su lesioni squamate o croste?

È consigliabile rimuovere delicatamente le croste (se possibile) per permettere al farmaco di agire; se la lesione è molto dolorosa, consultare il medico prima dell'applicazione.

Quali sono le alternative al mometasone per la psoriasi?

Altre opzioni includono betametasone, clobetasol (per forme più gravi), fototerapia UVB, retinoidi topici e, nei casi più difficili, farmaci sistemici o biologici.

Conclusioni pratiche

Il mometasone è una risorsa versatile per la gestione della psoriasi lieve‑moderata. Conoscere la sua azione sui recettori glucocorticoidi, rispettare dosaggi e tempi, e monitorare gli effetti collaterali è la chiave per ottenere miglioramenti senza rischi. Se i sintomi persistono, non esitare a valutare terapie di supporto come la fototerapia o i nuovi biologici, sempre sotto supervisione specialistica.

Paul Jackson

sull'autore Paul Jackson

Sono un farmacologo che vive a Lugano e lavoro nell'industria farmaceutica su sicurezza ed efficacia dei medicinali. Collaboro con team clinici e regolatori per portare nuove terapie ai pazienti. Nel tempo libero scrivo articoli divulgativi su farmaci e integratori, con un occhio alla prevenzione delle malattie. Mi piace rendere comprensibili le evidenze scientifiche a tutti.

Commenti (1)
  • Tracy O'Keeffe
    Tracy O'Keeffe
    18.10.2025

    Ah, il mometasone è davvero l'ultimo grido del “glitter‑therapy” medio‑potente, ma in realtà è solo un vecchio cortizone mascherato da soluzione “silky”. Il suo meccanismo, intruso di recettori glucocorticoidi, suona più come un “buzz‑word” della psoriasi che come una vera rivoluzione cutanea. Inoltre, il claim di “meno atrofia” è spesso una favola per i giornalisti di settore, non un dato clinico solido.

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