Stipsi cronica: cosa è, perché succede e come risolverla

Ti senti gonfio, hai difficoltà a evacuare e devi sforzarti più del normale? Sono segnali tipici della stipsi cronica, un problema che colpisce molte persone e che, se ignorato, può peggiorare. In pochi minuti ti spiego cosa la causa, quali sono i sintomi più frequenti e quali accorgimenti puoi adottare subito per migliorare la tua routine intestinale.

Cause e fattori di rischio

Le ragioni della stipsi cronica sono tante e spesso si combinano tra loro. Una dieta povera di fibre è la più comune: frutta, verdura, legumi e cereali integrali forniscono la massa necessaria per spingere il contenuto intestinale. Anche bere poco acqua o consumare troppe bevande zuccherate può rallentare il transito.

Lo stile di vita conta molto. Sedentarietà, ore passate seduti al lavoro e mancanza di esercizio favoreggiano la stagnazione intestinale. Alcuni farmaci – antidepressivi, anticolinergici, farmaci per la pressione – hanno come effetto collaterale la costipazione.

Infine, condizioni mediche come l'ipotiroidismo, la sindrome dell'intestino irritabile o le patologie neurologiche possono interferire con la motilità intestinale. Se hai una di queste, la stipsi potrebbe essere un sintomo collegato.

Rimedi pratici e quando consultare il medico

Il primo passo è cambiare l’alimentazione: aggiungi almeno 25‑30 grammi di fibra al giorno. Puoi farlo con frutta fresca (mele, pere con buccia), verdure a foglia verde, legumi e cereali integrali. Se la fibra ti sembra troppa, aumenta gradualmente per evitare gonfiore.

L’idratazione è fondamentale. Bevi almeno 1,5‑2 litri d’acqua al giorno, evitando alcol e bevande gassate che possono peggiorare la situazione. Un bicchiere d’acqua tiepida al mattino aiuta a stimolare l’intestino.

L’attività fisica, anche una camminata di 30 minuti, attiva i muscoli addominali e favorisce il peristaltismo. Se lavori davanti al computer, alzati ogni ora per fare qualche passo.

Quando la dieta e lo stile di vita non bastano, puoi provare un lassativo delicato a base di fibre (psyllium) o un osmolitico (lactulosio). Evita le capsule stimolanti a lungo termine perché possono indebolire il colon.

Chiama il medico se la stipsi dura più di quattro settimane, se noti sangue nelle feci, perdita di peso inspiegata o dolore intenso. Potrebbe essere necessario eseguire esami per escludere ostruzioni, tumori o patologie più gravi.

Riassumendo, la stipsi cronica si può gestire con tre regole d’oro: più fibre, più acqua e più movimento. Se ti impegni a cambiare queste abitudini, i risultati di solito compaiono in una o due settimane. Non dimenticare di tenere d’occhio i segnali d’allarme: il tuo corpo ti avvisa quando è il momento di chiedere aiuto al medico.

Prucalopride: ultime notizie 2025, studi recenti e aggiornamenti normativi

Prucalopride: ultime notizie 2025, studi recenti e aggiornamenti normativi

Tutto sul prucalopride nel 2025: novità da studi e linee guida, sicurezza, confronto con alternative, disponibilità e rimborsi in Europa e Svizzera.

più